Quali sono i rischi della cogenerazione e quanto è possibile risparmiare?

La cogenerazione: la tecnologia che azzera il costo dell’energia elettrica

Nel primo articolo dedicato alla cogenerazione abbiamo visto come essa sia la tecnologia ideale quando vi sia una forte contemporaneità tra fabbisogni di energia elettrica ed energia termica e come, di fatto, essa funzioni.

Questa seconda parte invece ti mostrerà come la cogenerazione sia davvero una tecnologia ad alto rendimento, analizzandone i rischi e la fattibilità in un’azienda come la tua.

Cogenerazione: esistono rischi?

Nel primo articolo abbiamo visto come il rendimento della cogenerazione sia molto alto, ponendo l’esempio del risparmio di 64 centesimi di euro di energia elettrica grazie a 41 centesimi di gas naturale, con un risparmio niente male di 23 centesimi.

Ma la domanda nasce spontanea: quali sono i rischi della cogenerazione?

In realtà i rischi sono molto pochi e di natura economica (rischio pricing).

La convenienza economica si ha quando i valori di mercato dell’energia elettrica sono molto alti ed i costi del combustibile (nella maggior parte dei casi il gas naturale) si abbassano.

Se fosse disponibile biogas nella zona di produzione, visto i costi bassi di questa fonte di energia, la situazione è ideale (a patto di filtrare bene questi gas per eliminare sostanze nocive agli impianti).

Dato che però la produzione nazionale ed il relativo costo di energia elettrica è derivata da quello del gas naturale (essendo una parte degli impianti di produzione di energia elettrica a gas) il rischio che il valore di mercato del gas naturale non renda conveniente il suo utilizzo per produzione di energia elettrica è davvero bassissimo.

Alla data odierna stiamo assistendo ad un mantenimento dei valori di energia elettrica a fronte di una diminuzione del costo del gas naturale.

Altro fattore di successo oltre al rendimento molto alto della macchina è la quasi defiscalizzazione del gas naturale per autoproduzione (leggi il nostro articolo “Le accise sul gas naturale, queste sconosciute“).

Cogenerazione: in quanto tempo si recupera l’investimento?

La domanda è più che lecita. Ad oggi un impianto di taglia media (1 MW ca), coi valori di mercato presenti e prospettici, nel caso di utilizzazione dell’energia termica al 75%, rientra in poco meno di 5 anni.

Il tutto non considerando i benefici legati all’iperammortamento del 170%.

Visti questi tempi abbastanza brevi il rischio pricing si riduce ulteriormente dovendo gestire formule di acquisto all’interno di un solo quinquennio.

Come faccio a capire se la cogenerazione fa al caso della mia azienda?

E’ semplicissimo!

Basta che spieghi a noi di Bros Consulenza il processo di produzione, così da poter esaminare i fabbisogni termici ed elettrici del tuo stabilimento.

Se sono “coerenti” con le rese e le caratteristiche di un impianto di co-o tri-generazione, la convenienza la si calcola sulla base delle rese specifiche del processo e sui costi di acquisto di energia elettrica e gas naturale.

Ti ricordiamo che, se non disponi delle risorse per il progetto poi che Bros Consulenza può trovare per te un partner finanziario o tecnico che finanzi il tuo progetto o che ti consenta di risparmiare sui costi energetici.

Puoi leggere quanto ha raccontato il Sole24Ore sulla nostra efficienza a costo zero.

Cogenerazione: è ora di scoprire se la tua azienda può beneficiarne

Contattaci per una valutazione del tuo caso specifico. Avrai da noi un completo supporto mirato al risparmio energetico.