Errata attribuzione di importi nelle fatture energetiche: cosa fare?

Cosa è corretto fare in caso il tuo fornitore ti addebiti o importi unitari differenti da quelli concordati contrattualmente o per volumi assolutamente errati rispetto alle letture effettuate dai contatori?

Anche se, ovviamente, vanno viste le situazioni caso per caso, valutando attentamente la storia del rapporto commerciale, in generale a nostro parere vanno verificati i seguenti step.

  1. Analisi accurata del corpo contrattuale. Spesso infatti capita che i clienti non leggano “le righe piccole” che – ahimé -contengono sempre le fregature o che i contratti citino componenti in disuso o inventate dai fornitori in maniera che siano assonanti alle componenti reali e che si applichino degli extra costi impropri!
  2. Reclamo formale inviato via pec o raccomandata A/R
  3. Verifica di tutte le parti della fattura
  4. Sospensione dei pagamenti per la parte contestuale. Pagare le fatture ma …al netto degli errori. Per essere sempre dalla parte della ragione in caso di giudizio.

Ci è capitato, nella nostra esperienza, che persino le addizionali regionali fossero imputate in regioni che, come la Lombardia per le forniture di gas naturale, non le richiedono.

E’ ovvio che i clienti, anche se energivori, danno quasi tutti per scontato che le imposte imputate in fattura siano sempre corrette ma…non è così. Bisogna sempre controllare tutto attentamente e Bros Consulenza può svolgere questo compito per te e la tua azienda.

Le insidie si nascondono dappertutto, mentre chi si affida a noi ottiene risultati concreti, come attestato dalla lettera di buon servizio ricevuta dall’azienda Restiani, appartenente al gruppo petrolifero Total ERG o quella dell’Associazione La Nostra Famiglia, appartenente al gruppo ARIS.