E se ci fosse un modo per delegare le incombenze degli acquisti energetici e godere soltanto del valore aggiunto creato?
Immaginate questa situazione (sempre più verosimile adesso che ci si avvia verso la fine della crisi dei mercati): un imprenditore impegnato a sviluppare i propri prodotti, nuovi mercati, gestire i collaboratori chiave, seguire le tematiche legali e fiscali della propria impresa e ….seguire – in aggiunta a tutto questo – anche i mercati di energia elettrica e di gas naturale nella speranza di “azzeccare” il momento migliore per rinnovare i contratti di fornitura o “fissare” il prezzo di una formula indicizzata, così da potere godere di buoni livelli di mercato.
E se fosse possibile invece essere attenzionati soltanto quando i mercati raggiungono un determinato target o si riesce a rendicontare un risparmio rispetto a quanto si pagava precedentemente?
Ebbene, ciò è possibile e viene efficacemente utilizzato da diversi clienti che, volendo focalizzarsi sulla crescita del proprio business, delegano a noi di Bros Consulenza l’onere del monitoraggio dei mercati che è un’attività a basso valore aggiunto per chi non fa questo di mestiere senza delegare però la logica, la “testa” del processo, ovvero il controllo di questo.
Il consulente metaforicamente rappresenta pertanto un “cruscotto” del mercato dell’energia che, con le dovute spie, avverte l’imprenditore al momento giusto.
Mi viene in mente un nostro cliente, leader nella produzione di prodotti in gomma di precisione che, dovendosi concentrare sull’espansione nei mercati asiatici, ci ha delegato tutta la gestione dell’individuazione e della sottoscrizione dei contratti di fornitura di energia elettrica e gas naturale mediante un apposito documento formale.
Grazie ad esso, avevamo la capacità di bloccare i prezzi rapidamente durante una finestra temporale particolarmente favorevole e senza costringere il legale rappresentante (sempre in viaggio!) ad intervenire.
Con questa delega abbiamo potuto anche richiedere retroattivamente lo storno di accise pagate in più durante il “fai da te” da parte dell’Azienda che non aveva mai richiesto l’agevolazione e facendo immediatamente recuperare più di € 12.000.
E tutto questo con nessun costo fisso ma con la logica del “success fee” ovvero con un costo che è pari alla metà del risparmio raggiunto, sia esso rispetto all’obiettivo o a quanto si pagava prima!
Facile, no?
Ed anche efficace rispetto alle necessità, giusto?
Hasta la proxima!